Quando la riabilitazione incontra l’azienda

La Fisioterapia del Lavoro® è l’applicazione dell’intervento fisioterapico ai contesti aziendali e d’impresa.

Introdurre la riabilitazione all’interno di un contesto lavorativo significa rispondere ad un bisogno implicito del lavoratore, vale a dire la gestione dei sintomi di affaticamento neuro-muscolo-scheletrico insorti in relazione allo svolgimento della propria attività.

Ad oggi la presa in carico di questo bisogno avviene da parte del lavoratore/della lavoratrice, in linea di principio al di fuori degli orari di lavoro. Nel momento in cui i sintomi iniziano a rappresentare un impedimento fisico e/o una fonte di stress psicoemotivo che ostacola lo svolgimento dell’attività, può subentrare la necessità di assentarsi, quindi sospendendo la prestazione lavorativa, nell’attesa di risolvere il problema. Un’altra tendenza è quella di ignorare il sintomo doloroso di lieve entità senza modificare il comportamento disfunzionale che può averlo predisposto e quindi favorire il suo evolvere in uno stato cronico o maggiormente usurante a livello biologico.

L’obiettivo della Fisioterapia del Lavoro® è intervenire in modo precoce sui sintomi dolorosi a carico del sistema neuro-muscolo-scheletrico manifestati dai lavoratori e dalle lavoratrici. L’intervento riabilitativo ha come oggetto le usure muscolo-scheletriche ed i compensi neuro-motori che possono insorgere in relazione alle posture fisse, i movimenti disfunzionali ed, in generale, le mansioni svolte. (1)

Quando il danno biologico è verosimilmente di lieve entità ed ancora reversibile è possibile evitare l’evoluzione dell’usura in infortunio mansione-correlato o l’instaurarsi di una patologia cronica in seguito a degenerazione di sintomi dapprima transitori (2).

La Fisioterapia del Lavoro®, attraverso una riabilitazione precoce delle usure muscolo-scheletriche, contribuisce a ridurre il ricorso alle misure assistenziali ed i costi ad esse connessi. Un piano di Fisioterapia del Lavoro® può costituire uno strumento ad alto valore aggiunto ascrivibile nell’ambito della prevenzione a tutela della salute del lavoratore (3).

Riferimenti:

(1) Per quanto riguarda il proprio ambito di competenza il fisioterapista elabora un programma di riabilitazione e terapia in maniera autonoma oppure in collaborazione con il medico o con altri specialisti.
https://aifi.net/professione/profilo-professionale/

(2) Per l’identificazione clinica del tessuto neuro-muscolo-scheletrico compromesso e l’entità del danno biologico evidenziata dagli esami strumentali, il fisioterapista si avvale della diagnosi del professionista medico.
https://aifi.net/professione/profilo-professionale/

(3) La definizione delle tre tipologie di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) è chiarita sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il testo è in inglese: http://www.emro.who.int/about-who/public-health-functions/health-promotion-disease-prevention.html
Tra i riferimenti che è possibile consultare in tema di prevenzione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, si veda a titolo esemplificativo il sito dell’inail ed in particolare le comunicazioni sulla prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici. https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/i-disturbi-muscolo-scheletrici-lavorati.html