Da Fisioterapista a… Fisioterapista del lavoro®

Il futuro della riabilitazione è la prevenzione e questa deve iniziare dove le persone passano la maggior parte del loro tempo: al lavoro.

La figura professionale di Fisioterapista del Lavoro® integra le proprie competenze riabilitative con una conoscenza approfondita dei contesti aziendali e finalizza il piano di trattamento tenendo conto delle differenze tra i tipi di mansioni, delle necessità operative d’impresa ed i ritmi lavorativi connessi.

Secondo la normativa italiana, “il Fisioterapista è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aeree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita” (1).

L’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI), all’interno di un documento propositivo sullo sviluppo della figura professionale del Fisioterapista in Italia (2), rileva che gli attuali “quadri demografici ed epidemiologici sono profondamente cambiati rispetto agli anni passati e richiedono risposte ai bisogni di salute della popolazione, diverse rispetto a quelle fino ad ora offerte” (pag.1). Il documento classifica delle aree di intervento che rispondano ai bisogni della popolazione e tengano conto “di particolari momenti di vita dell’utente” e tra queste è identificata “un’area specialistica ergonomico-lavorativa. (pag.3-4).

Una recente ricerca sulla professione di fisioterapista in Italia (Ingrosso, 2013) riflette sulla questione dell’identità e dello sviluppo professionale di una categoria lavorativa e suggerisce che “le nuove professioni – per affermarsi – devono trovare propri punti di forza nell’ambito dell’ordinamento pubblico e del mercato, puntando sullo sviluppo dell’organizzazione e divisione del lavoro. La loro base tecnica e conoscitiva è importante, ma esse devono tenere d’occhio gli sviluppi dei saperi e delle tecnologie che possono cambiare rapidamente i quadri di riferimento”.

L’indagine sottolinea che la “sfida più interessante e difficile che la categoria dei Fisioterapisti si trova davanti [oggi] è quella di una riorganizzazione di alcuni comparti della sanità, in particolare il settore trasversale della riabilitazione, ma non solo, in cui essa può esercitare un ruolo preminente”. Il Fisioterapista combinando “un’azione progettuale e propulsiva capace di sviluppare efficacemente il mix fra capacità tecniche, di care e di caring, con un significativo coinvolgimento delle persone in trattamento […] potrebbe andare incontro alle esigenze di un soggetto in cura che sta diventando sempre più competente e che richiede maggiore coinvolgimento nei percorsi riabilitativi, esercitando un ruolo riformatore di cui gli ambienti di cura hanno particolare bisogno”.

Queste premesse evidenziano come una gestione completa ed efficace sul lungo termine dei sintomi neuro-muscolo-scheletrici lavoro-correlati richieda un’evoluzione del trattamento riabilitativo fisioterapico.

Per rispondere a questa richiesta, la Fisioterapia del Lavoro® propone una specializzazione dell’intervento fisioterapico preventivo nei contesti aziendali: il Fisioterapista del Lavoro®.

 

Riferimenti

(1) La definizione riportata è reperibile sul sito AIFI https://aifi.net/professione/profilo-professionale/

(2) https://aifi.net/wp-content/uploads/2017/03/PolicyStatementAIFI-3-SviluppoProfessionale-approvato-in-DN-05.03.2017.pdf

(3) Introduzione al libro: Marco Ingrosso, Il fisioterapista in Italia: Un professionista della cura riabilitativa, ARACNE editrice S.r.l., 2013  http://paracelso.unife.it/attachments/article/10/9788854864542.pdf